Mercoledì delle ceneri…al Ristorante Marin

… renga, sarde in saor, seppie e baccalà

 Un menù di pesce nel rispetto delle tradizioni…da preservare!
La garanzia di Rino e del suo staff del Ristorante Marin,
i calici riempiti di buon vino,
serate che mancavano…

Baccalà mantecato con la bollicina di benvenuto, una cremosità al palato unica. Poi la regina della tradizione: la ‘renga’ (aringa), presentata in trilogia ‘al naturale’, con cipolla rossa e con peperoni. La sarda in saor, che adoro. Che mi porta sempre con la mente a Venezia e alle influenze arabe.
Non potevano mancare i bigoli in salsa, cremosi, goduriosi e delicati nella versione dello chef. Un doppio secondo, baccalà alla vicentina e seppie in rosso con polenta, che mi ha dato la possibilità di continuare a giocare con i due calici della serata: Fiano di Avellino ‘Pietra Calda’ DOCG 2018 Feudi di San Gregorio, che porta con sé tutta la mineralità dell’Irpinia, la morbidezza e la rotondità degli aromi fruttati, caldi ed esotici e, poi, lo Scacciadiavoli Brut Metodo Classico 2007 (che ormai me lo porto ovunque!), che adoro. Sagrantino e una piccola percentuale di Chardonnay. Deciso, corposo ma elegante. Con note balsamiche di mirto e uva passa. Un’intrigo di aromi e sapori. Una bollicina morbidissima ed un sorso avvolgente.

La trilogia di aringa si è divisa: bilanciamento perfetto con la bollicina quella al naturale e ai peperoni, equilibrio con il Fiano quella con la cipolla affianco alla sarda in saor ed ai bigoli in salsa.
Baccalà alla vicentina sceglie il Fiano. Sapidità e morbidezza bilanciate, assieme agli aromi.
Le seppie in umido hanno trovato ”il loro metodo classico”. Una meraviglia di intrecci di sensazioni tattili e retrolfattive che, un abbinamento che poteva essere sulla carta ‘azzardato’, l’hanno fatto diventare azzeccato. Emozionante.
Il cremoso sorbetto all’ananas ha rinfrescato e pulito il palato.

Sì, queste cene mi mancavano.
Mi mancava rilassarmi e abbandonarmi ai profumi e ai sapori di calici e piatti.
E da Rino, ci si sente coccolati e ”a casa” andando sul sicuro.