il merlot “dimenticato” e le fettuccine al sugo di lepre

Antonio “Toni” Bigai è uno di quei produttori che entrano subito in testa e nel cuore, con il suo modo di fare sopra le righe, con la sua preparazione tecnica, la sua passione e con i suoi prodotti semplici ma unici.
L’ho conosciuto ormai diversi anni fa e spero presto di tornare nella sua azienda A Mi Manera, continuare gli assaggi delle ultime annate e perdermi nella tranquillità della sua cantina immersa nei vigneti della DOC Lison e avvolta dallo spirito casalingo che la contraddistingue.

Tra i “dimenticati” nella mia cantina ho ancora diverse bottiglie di suo Merlot. L’annata più vecchia, la 2014, ho deciso di stapparla con delle fettuccine al sugo di lepre fatto in casa, nei primi freddi autunnali.

Avevo lasciato questo Merlot nella sua freschezza di frutta rossa e note balsamiche, ma ricco, pieno, con dei morbidi tannini al palato, per poi ritrovarlo in una veste completamente nuova. È evoluto alla perfezione. Il suo riposo l’ha equilibrato, reso complesso e maturato in note da grandi rossi affinati, quando, invece, lui nasce quasi in completa semplicità.

Il Merlot Veneto IGT 2014, 13°alc., scorre dalla bottiglia e regala nel calice un bel rosso rubino con riflessi granati. Al naso è un’esplosione di aromi terziari: prugna, amarena sciroppata, confettura di ciliegie e ciliegie fresche, mature, note balsamiche di menta e tostate di caffè, ammorbidite da sentori di cioccolato. Ammalia al naso e già lo vedo perfetto con il piatto. Al palato si presenta morbido, setoso, caldo, pieno, avvolgente e persistente.

Il 2014 lo ricordiamo tutti come un anno non molto felice per la viticoltura. Ha regalato questo, dalle mani di Toni Bigai. Attendo di stappare le annate seguenti che ho ancora nascoste in cantina e di assaggiare gli ultimi arrivi tornando lì, a Lison.